Inaugurati a Napoli i Social Tables Made in Cloister

Food for Soul, in collaborazione con la Fondazione Made in Cloister, apre alla comunità partenopea il suo settimo progetto.

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Credits: Riccardo Piccirillo

Domenica 16 dicembre, nel meraviglioso chiostro dell’ex-convento di Santa Caterina a Formiello a Napoli, ci si prepara, nell’emozione generale, al primo servizio dei Social Tables Made in Cloister. I tre lunghi tavoli progettati dall’artista Mimmo Paladino vengono disposti all’ombra delle arcate del chiostro e su di essi i volontari sistemano con cura dei piccoli vasi di fiori. Dalla cucina arrivano le voci degli chef ospiti – Gennaro Esposito del ristorante Torre del Saracino di Vico Equense, Ciro Oliva, della pizzeria Concettina ai Tre Santi di Napoli e Pasquale Torrente, del ristorante Al Convento di Cetara – che lavorano insieme per creare un menù ricco e nutriente a partire esclusivamente da eccedenze alimentari. All’una in punto le porte si aprono e gli ospiti si accomodano a tavola accolti dai sorrisi dei volontari.

 

 

Situati nell’area di Porta Capuana, i Social Tables Made in Cloister nascono dalla collaborazione tra Food for Soul e la Fondazione Made in Cloister con l’obiettivo di accogliere individui e famiglie in situazioni di vulnerabilità sociale per offrire loro, ogni lunedì sera, una cena di tre portate preparata da alcuni dei migliori chef della scena gastronomica partenopea. Antica porta d’accesso alla città di Napoli, il quartiere di Porta Capuana ha una lunga storia di accoglienza e ospitalità; una tradizione che si allinea perfettamente con i valori che il progetto dei Social Tables Made in Cloister vuole trasmettere.

 

 

Il pranzo inizia con una zuppa di verdure e cereali. A seguire, le fumanti pizze di Ciro Oliva, pasta al forno, faraona alla cacciatora con melanzane e zucchine e, per finire, crostatina alla frutta. Gli chef impiattano con cura tutte le pietanze e i volontari le servono ai tavoli, chiacchierando con gli ospiti e commentando con loro il menù. Per un attimo, nella bellissima cornice del chiostro, l’atmosfera è quella di un pranzo in famiglia.

“Il cibo era fantastico, ma quello che conta davvero è che mi sono sentito un Signore,” commenta uno degli ospiti alla fine del pranzo.

 

 

Ideati per diventare un punto di riferimento costante per l’intera comunità, i Social Tables Made in Cloister promuovono, attraverso cibo, arte e cultura, un nuovo modello di inclusione e ospitalità. Grazie alla collaborazione con l’Istituto Isabella d’Este Caracciolo, importante istituto professionale per l’enogastronomia, che si occupa della gestione del servizio di sala e dell’assistenza agli chef in cucina, il progetto contribuirà anche a promuovere lo sviluppo di reti di attori locali al fine di creare una comunità più inclusiva e consapevole.

“Dalla condivisione di sapere e competenze possono nascere grandi cose,” commenta il fondatore di Food for Soul Massimo Bottura.” Grazie a Made in Cloister, Paladino, i ragazzi delle scuole e i volontari renderemo questo luogo di bellezza ancora più bello.”

 

(Fotografie: Riccardo Piccirillo)