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Refettorio Gastromotiva e il potenziale della solidarietà
Refettorio Gastromotiva e il potenziale della solidarietà
Grazie al supporto di dozzine di organizzazioni e centinaia di individui - che, insieme, hanno formato una vera e propria catena umana - è dalla sua apertura nel 2016 che il Refettorio Gastromotiva continua a servire la propria comunità. Ma è proprio nelle situazioni più difficili che la collaborazione tra organizzazioni diverse riesce a rafforzare la resilienza della comunità.
In seguito allo scoppio del COVID-19, così come molte altre grandi città del mondo, anche Rio de Janeiro ha attuato le misure di distanziamento sociale per garantire alle persone isolate e vulnerabili l’accesso a servizi e cibo.
Mentre l’intera nazione si stava preparando al lockdown, il Refettorio Gastromotiva ha avviato un programma di Banca Alimentare: grazie al supporto di 43 organizzazioni private e governative il Refettorio continua a raccogliere eccedenze di cibo per donarle poi alle persone più bisognose della comunità.
Una delle organizzazioni che sostengono il Refettorio è la Toca de Assis, una comunità religiosa cattolica emergente – questo movimento cattolico ha avuto inizio nel 1944 e da allora non ha mai smesso di prendersi cura delle persone senza una dimora, dei bambini e di tutti coloro che vivono nelle strade del centro di Rio.
“Gran parte del nostro lavoro è con i senzatetto, che in questo momento di pandemia hanno ancora più bisogno di cibo. Noi glielo portiamo, in modo che questi fratelli non siano lasciati indifesi. E grazie a Dio esistono progetti come questo che ci aiutano a portare avanti questa bellissima iniziativa in un contesto in cui ce n’è così tanto bisogno. Che Dio ci benedica e ci protegga.”
Francesco, volontario del progetto Toca de Assis
L’istituto LAR offre diversi servizi alla comunità, aiutando le persone che abitano in strada a diventare indipendenti e a guadagnare fiducia in se stesse. Oltre a promuovere il reinserimento sociale, l’organizzazione offre supporto psicologico, opportunità educative, servizi primari, collocamento professionale e supporto ai senzatetto per l’ottenimento di documenti di identità, CPF, iscrizione alla lista degli elettori e tessera elettorale.
“Lavoriamo con persone che vivono in strada, condizione che tempo fa ho provato sulla mia pelle. Serviamo i pasti da domenica alla domenica successiva. Questa epidemia è là fuori, ma noi non ci fermeremo. Ringrazio tutti coloro che stanno donando, grazie per il supporto.”
Michael, volontari presso l’istituto LAR.
Sfortunatamente ci sono aree della città in cui gli effetti del COVID-19 hanno effetti più gravi e dove, quindi, è necessario aumentare la sensibilizzazione e intraprendere azioni per mitigare i rischi che la malattia comporta, sia per l’economia che per la salute delle aree più povere. Una delle zone più a rischio è la Favela da Maré, che conta circa 130.000 abitanti – una delle più grandi nella zona a nord della città. Qui la comunità è assistita da Redes da Maré, istituzione civile la cui missione è garantire la difesa dei diritti umani e civili di coloro che vivono nelle favelas promuovendo, allo stesso tempo, il potenziale socio-culturale ed economico di Maré.
“Abbiamo un programma che garantisce pasti ai senzatetto e pacchetti alimentari di base ai residenti della Favela Da Maré. Siamo grati di questa collaborazione con Gastromotiva, che ci ha aiutato molto. Continuate a donare e a supportare progetti come questo, in modo che la popolazione vulnerabile possa resistere e possa rimanere a casa.”
Luna, volontaria al progetto Redes da Maré.
Morro da Coroa è un’altra area di Rio che necessita di assistenza e di supporto:
“Questa donazione che viene fatta alla nostra comunità è di grande importanza. Con l’epidemia COVID-19 molte persone anziane non possono lasciare casa, e molti lavoratori autonomi non possono fare acquisti a causa della perdita di entrate. Sono grato, queste donazioni sono molto importanti per la nostra comunità.”
José Eduardo, presidente dell’Associazione dei residenti di Morro da Coroa (RJ).
Un’altra comunità che sta beneficiando del lavoro del Refettorio è la comunità indigena Aldeia Maracana:
“Questa collaborazione è molto importante per la nostra comunità. Faremo degli scambi, per cui anche noi doniamo le nostre eccedenze. Grazie a tutti coloro che ci stanno aiutando.”
Pajé (Shamam) Urutau Guajajara, leader del villaggio indigeno Maracana, che beneficia del servizio di Banca Alimentare offerto dal Refettorio Gastromotiva.
Ieri il Refettorio ha ufficialmente riaperto le sue cucine per preparare pasti da asporto da distribuire alla comunità. Attualmente l’obiettivo è quello di riuscire a confezionare 1.250 pasti alla settimana, che grazie al supporto di un’organizzazione chiamata Covid Sem Fome (Covid Senza Fame) verranno poi distribuiti ai senzatetto e alle famiglie che abitano nei pressi del quartiere di Lapa.