Cambiare il ritmo

Chef e volontari del Refettorio Paris tra i partecipanti del We Love Green, festival musicale all’insegna della sostenibilità ambientale.

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Per la prima volta il Refettorio Paris è uscito dalle cucine del Foyer de la Madeleine e si è fatto portavoce di un impegno verso una comunità più ampia. A fare da portabandiera sono stati gli chef del Refettorio, Maxime Bonnabry-Duval e Solene Gallard, che hanno cucinato per i partecipanti al We Love Green festival, evento musicale ed ecologico che si svolge ogni anno al Bois de Vincennes, nel cuore di Parigi.

All’interno del festival – i cui temi portanti sono stati la tutela dell’ambiente e il cambiamento climatico –  è stata allestita un’area dedicata alla ristorazione con alcuni chef francesi emergenti come Bertrand Grebaut, Gregory Marchand e Celine Phan.

Tra questi anche il Refettorio Paris che, oltre allo staff del progetto, ha voluto condividere con le oltre 42mila persone presenti all’evento anche i propri volontari, che hanno aiutato sia nella preparazione dei piatti che nel servizio alla clientela.

Del resto l’obiettivo principale della manifestazione era quello di sensibilizzare il pubblico verso tematiche attuali e di spingere tutti a prendere parte al cambiamento. I punti di condivisione tra We love Green e Refettorio Paris sono stati tanti, primo tra tutti l’utilizzo ottimale delle risorse a disposizione e la loro valorizzazione. Basti pensare che tutti gli stand presenti avevano l’obbligo di usare prodotti locali e di provenienza biologica. Il Refettorio Paris ha quindi creato un menù interamente realizzato a partire da eccedenze alimentari:

  • Hummus di cavolfiore, asparagi verdi di Roques-Hautes, tacos di pane e germogli  
  • Curry vegetariano con verdure miste e spezie, salsa al latte di cocco, riso profumato al timo e germogli
  • Pizza fritta a lievitazione naturale, mozzarella, verdure, salsa al pomodoro e pesto di rucola
  • Gelato di pane e miele, succo e marmellata di fragola, chips di pane

Ad incoraggiare questa operazione sono stati partner come Banques Alimentaires, Agricool, Molino Quaglia (che ha donato la farina), Apollonia Poilâne (che ha messo a disposizione i propri laboratori di pasticceria per la realizzazione della pizza fritta), Galeries Lafayette Gourmet e Metro, che hanno fornito eccedenze alimentari sufficienti a preparare più di 1.500 pasti in soli due giorni.

Il ricavato dalla vendita dei piatti è andato a sostegno delle attività del Refettorio Paris, che, grazie a questa iniziativa, è riuscito a portare la Qualità delle Idee e il Valore dell’Ospitalità al di fuori dei propri confini.