Sprechi alimentari a scuola, cosa possono fare studenti e insegnanti?

Lo spreco alimentare si può combattere anche a scuola: grazie a qualche piccolo accorgimento e ad una informazione più attenta studenti e insegnanti possono davvero fare la differenza.

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Fotografia: Emanuele Colombo

La scuola è appena iniziata e per milioni di studenti in tutta Italia, tra compiti da finire, zaini da riempire e amici da ritrovare, è ormai tempo di tornare sui libri.

Quest’anno, però, il rientro a scuola può avere un sapore, e soprattutto un valore, diverso. In Italia, sono circa due milioni i bambini e ragazzi che usufruiscono del pranzo a scuola, ma solo il 10% confessa di non lasciare avanzi. Oltre al disastroso impatto ambientale che ne deriva, gli sprechi ammontano a circa 360 mila euro al giorno, una somma a dir poco consistente. Parliamo soprattutto di pane, pasta e carne, ma gli sprechi avvengono su tutte le portate. Questo dato è ancora più allarmante se si considera che in Italia 1 bambino su 2 non ha accesso al servizio mensa.

L’inizio del nuovo anno scolastico, perciò, può trasformarsi in un’occasione per imparare a riconoscere e ridurre gli sprechi. Come? Ecco qualche consiglio per studenti e insegnanti:


Per gli insegnanti

 

  • Spesso le porzioni sono troppo grandi e gli studenti finiscono per buttare ciò che non riescono a mangiare. Chiedere a ciascuno studente quanto cibo vuole prima di servire le portate può aiutare ad evitare che questo accada. Una scuola di Asti ha adottato un sistema molto creativo per ridistribuire le porzioni, forse può esservi di ispirazione!
  • Spiegate ai vostri studenti da dove viene il cibo della mensa e dove finisce una volta buttato. Conoscere il ciclo vitale degli ingredienti aiuta gli studenti ad apprezzarne il valore.
  • Promuovete collaborazioni tra la scuola, le società della refezione e le associazioni di volontariato per donare i pasti avanzati a chi si trova in situazioni di vulnerabilità sociale.
  • Affrontate il tema dello spreco alimentare in classe; ciascuna materia offre un punto di vista diverso sulla questione. Calcolate quanto cibo viene sprecato a scuola durante l’ora di matematica, gli effetti dello spreco alimentare sull’ambiente durante l’ora di scienze e così via…


Per gli studenti

  • Chiedete porzioni più piccole se vi viene servito troppo cibo e portate a casa gli avanzi in un contenitore di plastica.
  • La frutta ammaccata o con imperfezioni è buona e può essere tranquillamente mangiata. Basta semplicemente rimuovere la parte annerita!
  • Insieme all’insegnante di arte, preparate dei cartelloni da appendere in mensa con informazioni sullo spreco alimentare e consigli su come combatterlo.
  • Insieme agli insegnanti imparate a produrre compost usando gli avanzi vegetali della mensa.