Un Natale non convenzionale

Un giro intorno al mondo alla scoperta di quei piccoli gesti che rendono speciale il Natale nelle città dei Refettori e Social Tables

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Credits: Refettorio Gastromotiva

C’è un filo rosso che lega in questo periodo i luoghi dove operano Refettori e Social Tables. Oltre alle classiche tradizioni natalizie – le ghirlande luminose, gli alberi decorati, gli omini di pan di zenzero – quest’anno ci siamo imbarcati in un viaggio intorno al mondo per scoprire i piccoli gesti e le usanze che, celebrando condivisione e solidarietà, rendono speciale il Natale.

Parigi e il dolce della condivisione
Uno dei dolci che proprio non può mancare sulle tavole natalizie delle famiglie parigine è la Galette des Roix (originariamente chiamata Gateau de l’Egalité), in ricordo dei doni portati dai Re Magi. La tradizione vuole che all’interno di questo dolce venga nascosta una fava e chi è fortunato abbastanza da trovarla nella propria fetta è proclamato re della giornata. Sempre la tradizione vuole che il più anziano al tavolo tagli la torta a fette e, indipendentemente dal numero dei commensali, lasci una fetta in più così che chi ne abbia bisogno, bussando alla porta, possa trovare qualcosa da mangiare.

Londra e la forza della solidarietà
A Londra sono due le usanze che ci hanno colpito. La prima è quella di festeggiare il Boxing Day (26 dicembre), giorno in cui i datori di lavoro condividevano con i propri dipendenti il cibo avanzato il giorno di Natale. Usanza, quindi, che si basa sulla condivisione e sul recupero e che oggi si festeggia portando un piccolo dono a tutti coloro che ci si trova ad incontrare per lavoro durante i giorni di festa – dal panettiere, al postino, ai colleghi.

La seconda usanza londinese è il “Great Christmas Pudding Race”, corsa che si tiene ogni anno l’11 dicembre a Covent Garden e che prevede che i partecipanti, vestiti con abiti a tema, corrano lungo un percorso a ostacoli reggendo un piattino con il pudding. Vince, ovviamente, chi riesce a tagliare il traguardo con il pudding ancora intatto. Oltre a essere un’usanza a cui gli inglesi, ormai, sono molto affezionati, questa corsa rappresenta per Londra un momento di grande solidarietà, poiché tutti i ricavati vengono devoluti in beneficenza (l’anno scorso sono state raccolte 19.000 sterline).

Rio De Janeiro e il Natale non convenzionale
Anche se in pieno clima estivo, il Natale viene festeggiato anche in Brasile. Quello che rende i festeggiamenti particolari, però, è la scelta delle decorazioni. Tra gli eventi più attesi dell’anno, infatti, c’è l’accensione dell’ Árvore de Natal flutuante, ossia l’albero di Natale galleggiante. Questo, che vanta il Guinness World Record come albero più grande del mondo, pesa 542 tonnellate per 85 metri di altezza. Ma la vera particolarità è che viene costruito su una piattaforma nella Laguna Rodrigo de Freitas, e dal 1 dicembre al 6 gennaio viene spostato nelle altre zone della città così che tutti, ovunque si trovino, possano entrare nello spirito natalizio.

Modena, Bologna e le tradizioni familiari emiliane
Ciò che, soprattutto in periodo natalizio, accomuna Modena e Bologna, è il grande amore e rispetto per le tradizioni. La ‘rezdora’, storicamente intesa come la moglie del capofamiglia, era colei che si occupava della gestione della casa e della famiglia (non a caso ‘rezdora’ deriva dal verbo latino ‘regere’, ossia ‘dirigere’) ed è ancora oggi considerata vera custode delle tradizioni del territorio emiliano. E quando, nei giorni di festa che precedono il Natale, si ritrovano tutte insieme attorno a un tavolo a chiudere i tortellini – ognuna rigorosamente con la sua ricetta segreta di famiglia – bisogna approfittarne per ascoltare quelle vecchie storie che solo loro sapranno raccontarvi.

Milano e il panettone “sospeso”
Dopo il caffè arriva il panettone. È un’iniziativa che, dal 7 al 22 dicembre 2018, si terrà in alcune pasticcerie di Milano. I clienti che lo vorranno, infatti, potranno acquistare un panettone e lasciarlo in negozio. I panettoni raccolti verranno donati a una onlus che da anni si occupa di fornire assistenza alle persone in situazioni di vulnerabilità. Con questo semplice gesto il panettone, simbolo del Natale e di Milano, si trasforma in uno strumento di inclusione sociale.