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Credits: Foorban
Provate a dare in mano ad un team di persone abituate a lavorare nella sfera digital una batteria di pentole, coltelli, taglieri e mestoli…il risultato vi sorprenderà!
Il mese scorso Food for Soul ha lanciato alla start up milanese Foorban una Call to Action che ha dato vita ad un’attività di team building molto coinvolgente e che ha fatto duellare in cucina tutti i membri del suo team. Foorban, primo ristorante digitale italiano in grado di controllare l’intero processo di produzione e consegna, condivide con Food for Soul diversi valori, tra i quali un profondo rispetto per qualsiasi ingrediente utilizzabile in cucina, cura per il raggiungimento di uno stile di vita sano e attenzione nei confronti del pianeta. Il risultato? 12 ricette anti-spreco, ognuna realizzata da una squadra diversa, create a partire dal concetto di eccedenze alimentari. Una giuria composta da quattro giudici d’eccezione ha poi assaggiato i piatti finali assegnando il primo premio a quello che ha saputo meglio valorizzare l’utilizzo di eccedenze alimentari, mettendo in luce il potenziale intrinseco di qualsiasi alimento.
Credits: Foorban
Quello che è emerso da questa sfida all’insegna della creatività è la consapevolezza che, spesso, gli ingredienti più semplici sono proprio quelli con il potenziale più inutilizzato. Dal “Risotto ubriaco agli agrumi” realizzato con olive, pomodorini e i rimasugli di moscow mule reduci dall’aperitivo del venerdì sera al “Piatto dell’emancipazione, versione salvataggio”, realizzato come gesto di emancipazione dagli hamburger confezionati che si trovano al supermercato. Alcune, addirittura, hanno messo in luce la componente emotiva riconducibile a determinati ingredienti o sapori, come “Anche le pietre sanno di guanciale”, creata sul ricordo nostalgico del profumo di guanciale abbrustolito che si diffondeva tra le pietre di Amatrice prima che il terremoto se lo portasse via.
Ad aggiudicarsi il primo posto, però, sono stati i “Mondeghili della tradizione”, polpette tipiche della tradizione milanese nate per recuperare la carne di manzo avanzata. “Si utilizzano gli scarti di una cena ricca, magari del giorno prima, a base di arrosto di maiale o vitello e utilizzando pochi altri ingredienti semplici. L’obiettivo è quello di far sì che la pancia sia piena anche solo mangiandone un paio, difatti non si tratta di una ricetta leggera; mia nonna era solita cucinarli tutte le domeniche utilizzando l’arrosto avanzato.” – ha dichiarato Enrico, vincitore della sfida insieme alla compagna Giorgia. Il piatto è stato poi rielaborato dallo chef di Foorban, ed è diventato un connubio perfetto tra tradizione, gusto e semplicità, adatto a una pausa pranzo in ufficio o tra i banchi dell’università. Per i più intraprendenti, ecco la ricetta:
Ingredienti
Procedimento:
Lasciare in ammollo il pane con il latte. In una bacinella a parte mischiare la carne cotta tritata con la mortadella. Aggiungere la mollica di pane strizzata, formaggio grattugiato, sale, pepe, prezzemolo e impastare il tutto. Formare delle polpette, ungerle con un po’ di olio e burro e impanarle nel pangrattato. Infornare a 200° per 5/8 minuti finchè non sono leggermente dorate. Tagliare la verza a strisce. Condirla con olio, sale e pepe. Infornare a 180° per 20 minuti.
Una ricetta che tutela il valore degli ingredienti più umili e delle vecchie tradizioni riproponendone il potenziale in chiave moderna. La collaborazione tra Foorban e Food for Soul nasce con l’obiettivo di promuovere, insieme, la valorizzazione delle eccedenze alimentari, creando sempre più consapevolezza attorno al tema degli sprechi in cucina. I ricavati del piatto sono stati interamente devoluti a Food for Soul, aiutandoci così a promuovere il recupero delle eccedenze alimentari nell’interesse dell’inclusione sociale.
Credits: Foorban
Credits: Foorban
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