Connessioni tra locale e globale

Qualche settimana fa si è svolto a Parigi il terzo incontro della Learning Network. Quest’anno, la rete di Refettori e Social Tables si è posta come obiettivo quello di creare un cambiamento sociale e culturale a livello globale attraverso lo scambio e di esperienze locali e soluzioni innovative.

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Credits: Stéphanie Biteau

L’incontro della Learning Network è senza ombra di dubbio il nostro momento preferito dell’anno. Giunto ormai alla sua terza edizione, l’incontro annuale tra rappresentanti di Refettori e Social Tables continua a crescere, accogliendo nuovi progetti, idee e piani per il futuro, ma riuscendo a trasmettere la stessa energia e lo stesso spirito di collaborazione che abbiamo vissuto per la prima volta tre anni fa, durante il primo incontro. 

Da allora, però, sono cambiate molte cose. Prima tra tutte la location. Quest’anno, infatti, l’incontro si è svolto all’ombra della Tour Eiffel, all’interno degli uffici di Salesforce, nel cuore di Parigi. I venti partecipanti provenienti da tutto il mondo, tra cui due rappresentanti da ciascun Refettorio e Social Tables, si sono uniti a noi per un appuntamento di tre giorni volto a esplorare problematiche e opportunità legate al lavoro quotidiano di ciascun progetto. Attraverso laboratori e momenti di scambio, il gruppo ha anche avuto l’opportunità di riflettere sul proprio impatto a livello globale e sulle connessioni esistenti tra locale e globale.  

Food for Soul ha creato la Learning Network nel 2017 con l’idea di sviluppare una comunità di partner operativi e uno spazio creativo che favorisca un dialogo aperto, lo scambio di informazioni, e che riesca ad ottenere un impatto concreto. Quello che ci siamo chiesti come organizzazione è stato: se un singolo progetto può contribuire a creare un nuovo modello in grado di incoraggiare l’inclusione sociale e l’impegno della comunità, cosa succederebbe se riuscissimo a creare una rete? E quanto potremmo imparare gli uni dagli altri su come migliorare i nostri sforzi per ottenere un impatto ancora più significativo?

La Learning Network è stata la risposta a queste domande.

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Credits: Stéphanie Biteau

Gli sforzi del primo giorno si sono concentrati sul consolidamento del nostro lavoro grazie a delle sessioni dedicate allo sviluppo di capacità relative al modello di impatto e alla metodologia del programma. Il secondo giorno, invece, il focus è stato sul tema della crescita. Si è parlato, tra le altre cose, di come colmare il divario tra dimensione locale e globale con sessioni di lavoro finalizzate a collegare il lavoro che Refettori e Social Tables svolgono a livello di comunità con le sfide globali del nostro tempo. Diversi relatori ospiti – tra i quali Sophie Loran dal Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente – hanno condiviso la proprio esperienza e competenza offrendo esempi interessanti per dimostrare come, sia Food for Soul che i progetti dei Refettori e Social Tables, possano diventare più consapevoli rispetto agli sforzi e alle opportunità che si presentano a livello internazionale.  

Come accade ogni anno, la Learning Network ha permesso a tutti i partecipanti di vivere in prima persona uno degli altri progetti. Quest’anno è stato il turno del Refettorio Paris, che ci ha accolto nella bellissima cripta della chiesa della Madeleine per il servizio serale, permettendo a tutti di respirarne a pieno l’atmosfera. I rappresentanti di tutti gli altri progetti hanno avuto l’opportunità di fare i volontari per una sera, imparare dall’esperienza dello staff di Parigi, studiarne l’organizzazione, porre domande, parlare con gli ospiti e scoprire ciò che rende unico il Refettorio di Parigi. La serata si è conclusa in bellezza con una magnifica cena durante la quale staff e volontari si sono seduti insieme per mangiare, ridere e rilassarsi. 

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Credits: Stéphanie Biteau

L’ultimo giorno, per terminare al meglio il nostro incontro, abbiamo invitato i partecipanti a visitare La Fabrique Nomade, associazione francese impegnata nella formazione di giovani artigiani rifugiati e nella promozione di opportunità lavorative. Questa breve visita ci ha aperto gli occhi, suggerendoci nuovi percorsi di mobilità sociale, che permettano di supportare maggiormente gli ospiti e che li aiutino a guadagnare sia in termini di fiducia in se stessi che di abilità tecniche. 

“Lo sviluppo della Learning Network non è connesso solamente alla crescita di Food for Soul come organizzazione e come team, ma è strettamente legata alla crescita personale di ciascun Refettorio e Social Tables. Affinchè i progetti riescano a crescere, infatti, un aspetto fondamentale è rappresentato dalla gestione quotidiana da parte dei nostri partner operativi, così come il loro impegno nel costruire comunità usando il cibo come elemento di aggregazione – ha dichiarato Cristina Reni, Executive Director di Food for Soul, al termine dell’incontro. 

Ha poi continuato: “Parliamo tutti lingue diverse e, venendo da esperienze culturali molto differenti, non abbiamo la stessa esperienza o punto di vista. Ma è proprio la nostra diversità che ci permette di entrare in relazione, facendoci sentire tutti parte di una rete globale. Il terzo incontro che si è appena concluso è stato l’occasione perfetta per mettere in luce l’impatto che ciascun Refettorio e Social Tables è in grado di ottenere, e per capire come implementare le connessioni che ci sono tra prospettiva locale e globale.”