La qualità delle idee ha la forma di una pizza

Ispirati da Food for Soul e dai suoi valori, durante la pandemia tre giovani studenti di Londra hanno deciso di supportare la propria comunità preparando e donando centinaia di pizze agli operatori in prima linea e alle persone in difficoltà, tra cui anche ospiti, staff e volontari del Refettorio Felix.

bf53ccdf-d65c-4c26-bd24-f3d508b32896

Credits: Pandemic Pizza

Con scuole e le università chiuse a causa del lockdown, Alfie, la sorella Amber e la fidanzata Allegra hanno unito le forze e hanno dato vita ad un progetto all’insegna dell’inclusività. “Una sera stavamo mangiando la pizza e riflettevamo su come condividere un po’ della nostra felicità. Per noi la pizza è una delle gioie più grandi di tutte.” – ha spiegato Alfred – “Gli operatori in prima linea ci salvano letteralmente la vita, e le strutture per le persone senzatetto sono più piene che mai. È arrivato il momento di dimostrare loro un po’ di amore.” E così hanno fatto creando Pandemic Pizza: dopo poco tempo hanno cominciato a preparare pizze in vero stile napoletano per gli operatori in prima linea e per persone vulnerabili. 

Hanno iniziato provando le ricette dei più famosi pizzaioli napoletani e noleggiando un forno a legna, che hanno poi montato sul retro di un vecchio Land Rover malconcio. Il loro obiettivo è quello di realizzare un pasto sano e completo e, sulla scia degli insegnamenti di Massimo Bottura, hanno deciso di utilizzare solo ingredienti locali: farina biologica macinata poco lontano, mozzarella di bufala biologica, pomodori San Marzano e basilico coltivato nel giardino dei genitori di Alfie. “Questa scelta è dovuta alla nostra ispirazione italiana – volevamo mantenere le pizze all’altezza degli standard napoletani.” ha dichiarato Allegra, motivo per cui l’impasto viene preparato la sera prima, lasciandogli il tempo di lievitare alla maniera napoletana. 

Il risultato? Una pizza nutriente e fragrante, consegnata per regalare un momento di gioia e un gesto di gentilezza. 

 

Finora sono riusciti a preparare un totale di 1680 pizze, che hanno donato alle strutture che accolgono i senzatetto della zona, alle case di cura e ai servizi di emergenza. Durante le due visite al Refettorio Felix, i ragazzi hanno preparato 240 pizze in totale non solo per gli ospiti, ma anche per staff e volontari. Alfred e Allegra in passato avevano entrambi fatto i volontari al Refettorio, ed è stato proprio l’incredibile lavoro svolto dallo staff e dai volontari ad ispirare il loro progetto. “Vedere i volti degli ospiti che si illuminano quando aprono il cartone e vedono la pizza fumante è un momento unico. Ma il nostro è un contributo modesto rispetto a quello che il Refettorio Felix fa ogni giorno – e lo fa da anni –  per la propria comunità. Il cibo può rendere le persone felici, e il Refettorio ha cambiato la vita di molti attraverso un pasto semplice ma delizioso. È da questo che abbiamo preso ispirazione.” ha detto Alfie. 

Durante la distribuzione delle pizze vengono applicate le norme di distanziamento sociale e le linee guida governative, per cui i ragazzi indossano sempre guanti e cappellini. Jo Kitching, direttore dell’associazione benefica a sostegno dei senzatetto Doorway, ha dichiarato: “Nella maggior parte dei casi una pizza fatta in casa distribuita gratuitamente è una semplice coccola, ma in questo momento è davvero in grado di fare la differenza nella vita di alcune persone.”

A volte le situazioni più difficili sono proprio quelle che ci spingono ad uscire dalla nostra comfort zone e ci forniscono la scintilla per realizzare le cose più straordinarie. Quello che dobbiamo fare è imparare ad applicare questa energia e la qualità delle nostre idee a favore della comunità, contribuendo così alla costruzione di un futuro più luminoso e di un mondo più inclusivo.

 

www.pandemicpizza.co.uk
Instagram: Pandemicpizza_
Facebook: Il Mulino’s Pandemic Pizza